Ursus spelaeus Rosenmüller, 1794

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Carnivora Bowdich, 1821
Famiglia: Ursidae G. Fischer de Waldheim, 1817
Genere: Ursus Linnaeus, 1758
Descrizione
Questa specie di orso differiva da quelle attuali per le maggiori dimensioni, che potevano superare quelle dell’odierno orso kodiak l'Ursus arctos ssp. middendorffi. Il cranio, inoltre, era molto più corto e alto di quello dell’attuale orso bruno. La dentatura di questo grande animale sembrerebbe richiamare una dieta tendente a un regime maggiormente erbivoro rispetto quello degli orsi attuali. Non a caso, alcuni autori lo avvicinano all'orso marsicano, anch'esso tipicamente vegetariano o quasi. La tendenza evolutiva dell'orso speleo è quella di ridurre notevolmente le dimensioni dei denti, sempre meno ferini e sempre più adatti (compatibilmente con i limiti di una dentatura da carnivoro) alla masticazione. La corporatura dell’orso delle caverne era davvero massiccia; le zampe erano dotate di lunghi e forti artigli, strumenti che potevano diventare temibili se usati contro gli uomini preistorici. Questi orsi, infatti, entravano spesso in competizione con i nostri antenati per il possesso delle grotte (ma grazie all'uso intimidatorio del fuoco gli orsi venivano soppiantati dagli umani). L’orso delle caverne si estinse circa 10.000 anni fa, al termine dell’ultima glaciazione del Pleistocene, senza lasciare discendenti. Alcuni studi compiuti su una gran quantità di ossa di orso delle caverne sembrano suggerire che una delle possibili cause dell'estinzione di questo grande mammifero possano essere state le frequenti patologie dentarie e della bocca, che non permettevano a molti esemplari di nutrirsi correttamente.
Diffusione
Orso vissuto in tutta l’Eurasia nel Pleistocene. Un numero eccezionale di resti di questo animale, più o meno completi, si rinviene in molte grotte dell’Europa centrale. Grandi quantità di ossa sono note in Romania, Austria, Francia, Germania, Italia e anche Regno Unito. In Italia, le località più famose in cui si rinvengono i resti di questo orso sono il Buco del piombo e la Grotta dell'Orso in Lombardia, le Grotte di Toirano in Liguria, le grotte carsiche del Monte Fenera in Piemonte e le grotte del Carso, tra cui la Grotta dell'orso di Trieste. Evidentemente questi orsi andavano in letargo nelle profondità delle grotte, e in alcuni casi, ormai vecchi,non si risvegliavano più, oppure venivano uccisi sul posto dai cacciatori preistorici. Le ossa di questi animali, naturalmente, sono state rinvenute fin dall’antichità e venivano ritenute appartenere a esseri leggendari come draghi o grifoni. Ancora nel XVII secolo venivano rinvenuti crani di “mostri” deformi, dall’aspetto vagamente umano, che si diceva infestassero ancora le profondità delle foreste e delle montagne dell’Europa centrale. Questi teschi misteriosi altro non erano che i crani degli orsi delle caverne, che di lì a pochi anni sarebbero stati rivelati al mondo scientifico.
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Data: 25/05/2016
Emissione: Fossili ritrovati in Slovenia Stato: Slovenia |
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Data: 25/11/1966
Emissione: Animali preistorici Stato: Romania |
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Data: 01/11/1987
Emissione: Animali preistorici Stato: Guinea |
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Data: 17/09/1998
Emissione: Fossili Stato: Macedonia |
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Data: 30/05/1998
Emissione: Animali preistorici Stato: Afghanistan Nota: Francobollo non ufficiale |
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Data: 30/11/2010
Emissione: Animali preistorici Stato: Moldova Nota: Emesso in minifoglio di 10 v. uguali |
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Data: 29/05/1971
Emissione: Animali preistorici Stato: Macedonia |
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Data: 19/01/2007
Emissione: 100esimo anniversario della fondazione spleologica rumena Emil Racovita Stato: Romania |
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Data: 18/05/2024
Emissione: Museo Nazionale di Storia Naturale e Etnografia Stato: Moldova Nota: Emesso in una serie di 3 v. diversi |
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Data: 17/02/2023
Emissione: Fauna russa Stato: Russia Nota: Emesso in un blocco foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 10/11/2023
Emissione: Fauna russa Stato: Russia Nota: Emesso in una serie di 4 v. diversi |
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